Styles - Alpine o Hard

 

Autore Isa, tratto da: http://www.freestyler.it

Più gli anni passano e più mi rendo conto che lo snowboard è uno sport fatto soprattutto di testa, sensibilità, calma.L’hard ti dà sensazioni stupende, quando finalmente hai il controllo della tavola non serve quasi più che usi la forza.
Anni fa snowboardavo soprattutto con la forza, avevo la grazia degli ippopotami con le scarpette a punta nell’incubo di Dumbo, sembravo una mietitrebbia su un campo di rose.
Ma ora la mia grinta si è evoluta in qualcosa che mi fa andare veramente veloce, come se sorvolassi le piste!
Con una buona tecnica, mi rendo conto che per guidare la tavola in pista bastano i piedi e la mente e alle volte mi spavento per quanta velocità prendo senza tentare minimamente di andare veloce, semplicemente lasciando scorrere le lamine!
Ma in allenamento è diverso, sui pali la forza serve per compensare l’esasperazione del movimento, ho fatto delle run pazzesche quest’inverno, sentivo un ritmo tutto nuovo che fluiva da un’armonia di movimenti leggera come non mai, ma allo stesso tempo di una potenza smisurata.
Andare con l’hard richiede molta passione, ora oltretutto non è certamente trendy e se arrivi con l’hard allo snow park capita che ti guardano veramente male!
E’ più facile fare gli scazzati senza sapere condurre, tanto arrivati in fondo al park molti si mettono lì e aspettano che il tempo passi.
Per quanto buona sia una tavola soft non potrà mai darti certe sensazioni riservate all’hard, solo con il mio rigido riesco ad avere il controllo totale sulle piste, ad andare full power senza timore di sbagliare, un po’ mi temono le persone che alle volte sfioro… ma un brivido ci vuole per tutti!
Quando arrivo a San Candido a inizio stagione l’ultimo muro sulla pista Baranci fa sempre un po’ impressione, ma poi giorno dopo giorno diventa il pezzo più bello della pista perché andare al massimo quelle dieci curve è veramente da urlo!
Sono del parere che lo snowboard ti può dare sensazioni estremamente diversificate, ma non esiste un attrezzo unico per provare tutto pur cambiando le condizioni della neve e il tipo di pista ed è per questo che esistono tavole da freeride, da freestyle, da boardercross e da slalom: riuscire a provarle tutte, o almeno provare ad entrare in ogni tipo di percorso, è veramente il massimo! Poi certamente una di quelle tavole diventerà la tua preferita e delle altre te ne fregherà ben poco!
Se un giorno arrivi davanti alle piste ghiacciate e non c’è l’ombra di neve fresca né di snow park cosa c’è di meglio di un 182 con le lamine appena tirate?
Qualcuno obbietta che è noioso andare a destra e a sinistra, ma solo sviluppando intimità con il tuo attrezzo riuscirai a cogliere le infinite sfumature che ci sono in una curva: solo chi prova riesce ad apprezzare la difficoltà di stare dentro ad uno slalom.
Lo slalom non è di per sé spettacolare se non quando è parallelo, solo allenandoti sui pali puoi intuire le sensazioni di un grande rider mentre scende su un muro tanto perfetto quando traditore!
Mentre quasi tutti gli sciatori hanno fatto almeno una gara e riescono quindi ad immedesimarsi, solo una piccola parte degli snowboarder ha provato ad entrare in uno slalom e molti ci hanno anche rinunciato perché è difficile fare le gare solo per il gusto di farle: se arrivi ottantaduesimo, solo la determinazione e la soddisfazione personale di essere rimasto nel tracciato ti spinge a iscriverti ad un’altra gara, ma i più rinunciano perché è al contempo deprimente essere tra gli ultimi.
Provando per la prima volta gli hard boots dopo anni di soft potresti restare deluso perché la sensazione di essere estremamente vincolato può essere spiacevole all’inizio, ma riuscendo a tramutare questa sensazione in potenza che fluisce dal tuo corpo giù giù verso i piedi e poi finalmente sulla lamina, allora sì che potrai sentire qualcosa che forse conoscevi già, ma con un controllo tutto nuovo: la conduzione.